martedì 30 marzo 2010

Chi trova un amico -virtuale- trova un bel po' di cose...

Insomma, a me Seth Godin piace (dal suo blog ho già attinto un po' di volte) E sul suo blog oggi c'è una chicca niente male:

"Real world friends are hard to find and hard to change.

But virtual friends?

If your online friends aren't egging you on...

If your online friends don't spread the word about the work you're doing...

If your online friends aren't respectfully challenging your deeply held beliefs...

If your online friends don't demand the best from you...

Then perhaps you need new online friends."

Insomma, il vedere gli amici virtuali (perchè se i clienti sono diventati persone, i contatti sono amici virtuali, chiaro?) come stimolo diretto a sè stessi è un taglio un po' diverso dal "raccogliere stimoli dalla rete".

E' un passo in più, fondamentale se ci si vuole ritenere parte di una comunità-tribù (chiamatela come volete). Gli stimoli generici vanno bene, ma quelli particolari, quelli diretti proprio a te: se hai la fortuna sei così bravo hai una reputazione tale da averne molti, tienine conto. Se ancora non è così, lavoraci sopra. O cambia amici virtuali :)

PS: se poi ne cerchi di nuovi, piccola regola: più sono diversi da te, più i tuoi amici virtuali saranno stimolanti. Ah, ultimissima: tutte ste cose valgono pure per le aziende che vorrebbero una comunità on line...




La foto è di The Principia Flickr

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