mercoledì 30 luglio 2008

Non sei in lista? allora non puoi entrare (nella conversazione...)



Nello stesso giorno, due notizie che mi si collegano in testa (i neuroni sono pochi, ma il loro sporco lavoro ogni tanto lo fanno...).

Maurizio Goetz posta un commento su una lista di discussione "aperta" dall' Art Director's Club. L'iniziativa riguarda il Club e le sue attività, la creatività nella comunicazione commerciale, gli strumenti tecnici e teorici della professione, la formazione, le attività e le iniziative connesse a tutto questo.

E già il buon Maurizio si chiede come di questi tempi sia consigliabile aprire chiudere una conversazione ad un gruppo ristretto.

Poi su Bloglines mi si evidenzia il blog di Seth Godin.
Vado a vedere il post, e cosa si scopre? Che il genio apre una comunità on line "on a site we've created that will feature blogs, forums, social networking, comments, photos, videos and a job board".
Ora, per essere ammessi è necessario ordinare ora il suo libro che uscirà ad ottobre (!), e spedire in mail la ricevuta di pagamento.

Gli concedo la bella frase "It's not about selling more books, of course, it's about creating a small hurdle to get the right people in the door".

Ma mi risultano dura da digerire queste:

"One of the ideas I talk about briefly in the book is that powerful tribes aren't open to everyone. The exclusivity makes it work".

"Even with just a few people in the pre-beta tribe we've built, I can already see how powerful it can be to have a safe, well-lit place on line where like-minded people can connect. I hope you can join us".


Ok, l'esclusività di un gruppo ristretto può mettere più ordine nelle conversazioni, soprattutto per uno che si ritroverà in mail tonnellate di posta ogni ora.

Però:

1) il metodo di scelta di questa comunità eletta può essere la velocità nell'ordinare un libro?

2) Per avere ordine nelle conversazioni aperte da uno come Godin bisogna essere in pochini: quanto ristretto sarà questo gotha del marketing mondiale?

3) Probabilmente tutti quelli che compreranno il libro avranno -quasi- le stesse idee. Anzi, chi lo prenota mesi prima deve essere un vero fan di Godin: e allora il confronto con chi la pensa diversamente che fine fa?

4) ma ste conversazioni chiuse, saranno poi meglio?

Aspettando il libro -che poi alla fine comprerò, ma che non mi sogno di ordinare adesso-, mi rimane il dubbio che più si è meglio è: un po' come nelle gite scolastiche, insomma...


P.S: lo so che sul libro Seth spiegherà la cosa in maniera perfetta, e che alla fine avrà ragione lui. E' che ogni tanto ad andare contro a quelli grossi si prova un non so che di piacere malsano... :)




Foto di Oltretutto

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao, sono Jvan Sica, l’editor di Ninjamarketing.

Volevamo farti prima di tutto i complimenti perché qui in agenzia ti seguiamo spesso e leggiamo con attenzione i tuoi contenuti.

Proprio per questo, volevamo condividere con te un post che abbiamo pubblicato e che pensiamo ti possa interessare. Riguarda il Word of mouth e magari ci puoi trovare degli spunti che vuoi condividere con noi.

Ti metto il link: http://www.ninjamarketing.it/2008/07/29/linfluenza-del-word-of-mouth-web-nelle-scelte-di-acquisto-dei-teenager-i-dati-novaquant-e-doxa-a-confronto/

Facci sapere che ne pensi.

Ci scriviamo presto.

Ciao.

Unknown ha detto...

Ciao, grazie per i complimenti (sinceri immagino, anche se "sembrano" uguali a quelli di qualche altro blog). Andrò sul link, ma ti chiedo un favore: per la segnalazione dei link la prossima volta usa la mail. giusto per non far arrivare qualcosa che non c'entra a chi segue i commenti del post).
ciao e grazie :)

Bluebabbler ha detto...

Mi aggancio al punto 3.

Se fai attenzione, puoi notare che spesso la 'online community' (nel senso più generico del termine) è proprio un gruppo di persone che la pensa allo stesso modo, o è fan di qualcuno/qualcosa, e che agisce quasi sempre come un gruppo chiuso, auto celebrativo e poco aperto alle critiche e alle discussioni aperte.

Tanto per fare un esperimento, prova a chiedere aiuto, come novizio, all'interno di un gruppo di supporto di Linux. Prova ad affermare, ingenuamente, che in Windows riesci a fare l'operazione XXX mentre non riesci a fare la stessa cosa in Linux .. poi dimmi il supporto che ricevi :)

Unknown ha detto...

Può essere vero. Ma in rete vedo tanta voglia di condividere, e se hai un problema gente che ti aiuta ce n'è. Mi ricordo la "tech zone" del forum di NGI quando giocavo on line: risolvevano qualsiasi cosa. Un po' come html.it oggi...
Poi che ci siano delle realtà che fanno "comunella" non c'è dubbio, ma l'impressione è che poi si autoestinguano...