La scorsa settimana Technorati ha pubblicato un'indagine sullo stato della blogsfera. E vuoi non fare un paio di riflessioni sulla parte "The What and Why of Blogging"? Ecco, appunto:
Perché si blogga?
Il "purismo di chi vuole parlare della propria area di interesse (79%) cozza col 24% di chi vuole guadagnarci del vile denaro. Dal blog, non dal proprio business di cui il blog parla (quelli sono il 14%...).
Impatto del blog sulla vita personale
Beh, la vita sociale migliora: in tanti hanno fatto nuove amicizie rimaste on line (67%) o incontrate di persona (47%). A dire il vero c'è anche un 7% che ha avuto problemi dal blog (chi se la prende per quello che si scrive, o magari che si offende perchè si è sempre attaccati al pc), ma i numeri dicono che la parte social ne guadagna.
Impatto del blog sulla vita professionale
Immagino che il 31% che non abbia avuto nessun risultato riguardi la sfera dei "diari on line". Tralascio anche -per invidia :)- quel 4% che ha mollato il lavoro per bloggare di mestiere. Ma l'impatto sul proprio lavoro c'è, e sembra positivo. Il 54% è persino diventato più conosciuto, alla faccia di Seneca*.
Mi dispiace solo che l'analisi sia quantitativa e non qualitativa.
Ok, ti conoscono in tanti. Ma vogliamo analizzare i riflessi sulla reputazione on e off line? Quanto sei più credibile -o meno- da quando hai un blog?
Insomma, la solita storia della fatica ad analizzare le statistiche. Tutti possono aprire un blog, e adesso sappiamo perchè e quali sono gli effetti in numeri: tirar fuori il significato, sarà una gara dura... :)
* "La gloria insegue preferibilmente quelli che la sfuggono" [cit]
domenica 28 settembre 2008
Analisi della blogsfera: prego, si sdrai sul divano e mi racconti la sua vita...
Pubblicato da Unknown alle 23:25
Etichette: analisi, blog, blogsfera, statistiche, technorati
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4 commenti:
Il bello/brutto dei numeri è che a scriverli sembrano tutti uguali ma a leggerli ognuno li legge come vuole (vedi sondaggi elettorali). Torno a trovarmi d'accordo con D'Israeli che pretendeva al mondo ci fossero solo tre tipi di bugie:
le bugie
le maledette bugie
e la statistica.
Ciao, proprio ieri ho postato, su un altro blog, la motivazione che mi ha portato a bloggare. Ho iniziato per studio e poi ho continuato con piacere aprendo un dominio personale. Ad ogni buon conto rilascio il link sotto il mio nome. Saluti virtuali, Antonello
Perchè bloggo?
Perchè mi "obbliga" a mantenermi sempre aggiornato su ciò che accade nel mio settore, ovvero il marketing.
Per esempio, é solo grazie alla blogosfera se conosco l' interessantissimo fenomeno del guerrilla mkg: una tendenza talmente nuova e in così rapida evoluzione che é difficile "ingabbiare", per esempio, su saggi, pubblicazioni e testi accademici.
simone
ilcomunicatore
bella la piega del "perchè bloggo" che ha preso il post... certo i numeri dei partecipanti non sono sigificativi :), ma quello ch mi piace è quando il motivo "professionale" va di pari passo col personale... mi sa che vengano fuori i risultati migliori
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