La frase del titolo è di Pablo Picasso (seppur si trovi in mille versioni diverse...), e se sostituiamo "arte" con "pubblicità", "promozione", abbiamo di che parlare.
Sì perché che si tratti di un sito, di un catalogo o di uno spot televisivo, un po' di "libertà interpretativa" nel presentare i prodotti ce la possiamo prendere.
Possiamo correggere le foto per farle apparire più reali (o anche un po' più belle, dai... :)
Possiamo presentare un prodotto in un ambiente virtuale, realizzato al computer
Possiamo usare quei piccoli trucchi che permettono di presentare meglio quello che poi dobbiamo vendere. E se appare più bello, il prodotto si vende meglio. Tutti d'accordo, giusto?
Quello che non andrebbe fatto è arrivare al mentire spudoratamente. Perché arrivare ai livelli del Tubo Tucker non è così difficile.
Non serve poi dire che un prodotto fa quello che invece non fa. Basta presentarsi come leader del mercato. O presentare servizi che poi nella realtà non vengono erogati. O vantare un'assistenza clienti pronta e reattiva, che magari ti lascia mezz'ora in attesa e poi non è in grado di risolverti il problema.
Bene, lanciamo un'idea: le risorse investite per questo tipo di promozione, investiteli nel creare davvero i servizi ed i prodotti che volete pubblicizzare.
Poi se alla fine non ci saranno i soldi per la promozione, poco male: un prodotto che funziona, un'azienda che fa quello che promette alla fine viene fuori, si distingue dalle altre.
Passaparola, buzz, chiamatelo come volete:
martedì 27 novembre 2012
Ogni arte è una menzogna che dice la verità
Pubblicato da Unknown alle 10:26
Etichette: leader, mercato, promozione, pubblicità, verità
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
0 commenti:
Posta un commento