Video virali, social media, blog aziendali, corporate sites, buzz, wom... c'è altro? Qualcosa ho lasciato indietro, ma un bel po' di aziende ultimamente vedono nella promozione on line la possibilità di promuoversi a costi bassi... no dai, diciamo "minori del solito".
Ma funziona?
Internet è il posto giusto?
Voglio comprare un'auto, compro Quattroruote, vedo la pubblicità di un'auto: la pubblicità è nel posto giusto.
Voglio un paio di scarpe, entro in un negozio Nike, via buetooth mi arriva un video promozionale: ancora un posto azzeccato.
Non mi chiedo quali prodotti debbano essere promossi con un buzz o con un media sociale: Mi chiedo quali caratteristiche debba avere un prodotto perchè questi mezzi siano efficaci.
Prendendo spunto da Seth Godin, non è la pubblicità che crea una mucca viola, ma è la mucca viola che se pubblicizzata nel modo giusto e tramite i mezzi giusti, ha successo.
Insomma, in rete si vedono auto, televisori, cellulari pubblicizzati nelle maniere più strane: ma è il modo giusto? Se vai sui social devi avviare una conversazione (vera), e sicuramente serve. Ma viral, buzz, e compagnia bella a volte rischiano di fare più fumo che altro...
PS: non ho un esempio in particolare, è più una sensazione diffusa...
martedì 20 maggio 2008
Pensaci prima di promuovere qualcosa in rete, PENSACI...
Pubblicato da Unknown alle 23:58
Etichette: advertising, prodotto, promozione, seth godin, social media
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4 commenti:
mah. non so se sono d'accordo...
il primo esempio che mi è venuto in mente in termini di web-viral è, in un certo senso, la mostruosa campagna online per il primo The Blair Witch Project, ricordi?
è vero che non si parlava di un" prodotto" nel senso più letterale del termine. e tuttavia, pensa a quanti banner di assicurazioni, prestiti e mutui agevolati ci sono sul web (beh, sarà il momento storico). Conto Arancio ha pressochè cancellato la sua pubblicità tv dai palinsesti, ma ha raddoppiato la presenza sulla home page di yahoo.
chissà.
hai ragione, la rete è piena di pubblicità. Ma quando si va a misurarne l'effetto, il risultato è sconsolante (sul blog di Gaspar Torriero c'è qualche post sull'argomento). Certo che se un'agenzia pianifica sul web e fa vedere all'azienda che a parità di costi gli spazi sono molti di più che sui media tradizionali, allora l'arcano è svelato :)
per molti aspetti mi trovi pienamente d'accordo, tipo il gran fumo che possono provocare alcuni mezzi; ma per molti aspetti credo molto nell'innovazione e nella creatività dell'essere umano-creativo, e credo che l'utilizzo di tanti mezzi sia in continuo miglioramento (vedi photo sharing, video sharing, etc..). Probabilmente tutti questi mezzi saranno perfezionati o sostituiti da mezzi con potenziali sempre più elevati, ma una cosa è certa losviluppo avviene con una rapidità tale che anche un buon mezzo diviene subito obsoleto.
Complimenti per il tuo blog, non avevo ancora avuto la fortuna di conoscerlo, provvedo subito ad inserirlo nel mio blogroll.
A presto
Forse la cosa comunque da salvare è proprio la creatività: rimane solo il problema di collegarla al vantaggio competitivo del prodotto (in troppe pubblicità se si sostituisse il prodotto con un concorrente, o addirittura con una cosa a caso, non se ne accorgerebbe nessuno)
I complimenti sono graditissimi... grazie!
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