E' la volta di ERG: campagna sui punti vendita dei suoi carburanti che sono stati dotati di ampia cartellonistica con la faccia del gestore che "ci mette la faccia" e che "lavora qui, per voi".
Premetto che mi piace il concetto di "personalizzare" la vendita, cercando di rendere il raporto cliente-venditore il più personale possibile. Conosci chi ti fa benzina, che magari ti sta simpatico e ci torni.
Mi lascia però perplesso il messaggio della campagna:
- "ci mettiamo la faccia": perchè? Non è che gli altri benzinai si nascondano, e a parte rari casi di problemi (acqua nel serbatoio...) non c'è sto gran bisogno che il benzinaio si assuma le sue responsabilità.
Si ricerca l' "effetto barista": prendo il caffè in quel bar perchè al bancone c'è un ragazzo simpatico che due chiacchiere le fa, piuttosto che in uno in cui non mi dicono nemmeno "buongiorno" quando entro. Ma dire che il barista "ci mette la faccia" è un po' forte.
- "lavora qui, per voi": mai come in questo periodo la benzina non è considerata un servizio, ma una sofferenza. Togliamo pure l'attenzione dal prezzo, ma Antonio lavora per guadagnare, e non è una guardia medica.
- "ERG: distributori di fiducia": ora non so voi, ma io non sento sto gran bisogno di fidarmi del mio benzinaio...
Idee ottime, realizzazione un po' improvvisata. Magari qualcosa del tipo "ERG ha scelto Antonio, per voi" sarebbe stato un po' più centrato: produciamo benzina, e scegliamo i nostri collaboratori per un servizio migliore, mica ci mettiamo il primo che capita.
Che poi se ad Antonio quel giorno girano le scatole (e ogni tanto capita a tutti...) il cartellone si trasforma in un boomerang decisamente pericoloso...
PS: sul sito la prima frase che si legge è "conosco ERG: è una marca di benzina". Beh, almeno le basi le hanno chiare... :)
venerdì 23 maggio 2008
Il marketing dei benzinai /2
Pubblicato da Unknown alle 01:37
Etichette: benzina, comunicazione, erg, pubblicità
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