lunedì 28 febbraio 2011

Ormai di non convenzionale non c'è più nulla



Scopro qui questo video.
In due parole: Marco D'Antona (marketing manager Daikin, di più il suo profilo Linkedin non dice...) illustra la nuova campagna non convenzionale sul web, con testimonial il Mago Forrester.

Immediatamente ricordo un post FB di Maurizio Goetz:

"Il marketing non convenzionale ha rotto le palle" (cit.)

A parte il considerare oggi non convenzionali Youtube e Facebook.
A parte l'uso costante di testimonial.
A parte il cappellino da ferroviere.
A parte che D'Antona non guarda in camera nemmeno per sbaglio.
A parte la frase "l'umorismo intelligente [di Forrest!!!] è metafora di tecnologia (al minuto 3'16'', l'ho riascoltata perchè non ci credevo...)
A parte tutto quello che volete.

Possiamo per favore parlare di marketing che funziona o che non funziona? Che debba far vendere di più, o alzare la brand awareness, o qualsiasi altra cosa. Ma basta chiamare non convenzionale qualsiasi cosa che non sia il "duealprezzodiuno". Davvero.

Chiamatela campagna video sul web, è meglio. E che nessuno si azzardi a tirare fuori l'aggettivo "virale": ancora, la viralità è una conseguenza, se hai fatto una cosa degna di essere condivisa, la viralità arriverà da sola.

Uff... ora basta, torno a fare qualcosa di sano marketing offline: così, per disintossicarmi :)

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