mercoledì 3 giugno 2009

Presta a tutti il tuo orecchio, a pochi la tua voce

-Il titolo del post dovrebbe essere di Shakespeare, ma non avendo trovato la fonte esatta dell'opera la mano sul fuoco non ce la metterei :)-

Hai un bel da insistere sul condividere, chiedere il permesso a contattare, coinvolgere, creare tribù. La rete non c'entra: del resto quello che accade in internet è -quasi- sempre un riflesso dei comportamenti che si hanno a computer spento.

Facciamo tutti un passo indietro: la questione è l'ascolto delle persone. Possiamo spacciarlo pure per push-pull strategy, crm, tribal marketing, ma in fondo il concetto è semplice: fai quello che chiede la gente*. Mettiamo da parte per un attimo sito internet, forum, blog, e pure Facebook. Sono tutti strumenti che amplificano quello che si vuole fare. Ma dobbiamo voler fare la cosa giusta (o almeno andarci vicino:).

Poi tocca litigare con il reparto R&D perchè "sta roba te la fai tu col piccolo chimico", con la logistica perchè "il magazzino è pieno e sta roba te la metti tu in garage", con la direzione perchè "zitto e vendi", e pure col centralino perchè "chiedono tutti cose strane in lingue strane". E mettiamoci pure che in tempi di crisi tutti hanno le loro sacrosante ragioni.

Ma se la domanda si restringe la risposta è una: vince chi offre quello che chi compra vuole.

Se si è fortunati quello che chiedono le persone magari non costa poi così tanto, ma quanti sanno quello che vogliono fuori dai cancelli dell'azienda?






*tranquilli, so che state pensando a quei casi in cui vi siete prostituiti ad un cliente che non poteva capire: il rischio non c'è, fortunatamente è finita pure l'era del cliente che ha sempre ragione. E sì, lo sanno anche i clienti :)

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