lunedì 13 giugno 2011

Se Linkedin diventa il Facebook di "quelli che lavorano"


Sono tanti ormai i posti in rete dove aprire discussioni, confrontarsi, chiedere pareri...
Alcuno come Quora sono nati proprio per quelli, altri invece offrono il servizio a margine dello scopo principale.

Linkedin é un po' in mezzo: nasce per creare connessioni fra i professionisti -networing per dirlo all'americana-. Ci carichi il curriculum e ti connetti solo con le persone che conosci realmente. In questo modo si dovrebbe creare una specie di "cerchio della fiducia": gli amici di un mio amico sono anche miei amici, e se me li presenta lui vuol dire che sono persone che -professionalmente- valgono. Ma cosa ve lo spiego a fare tanto il profilo lì ce l'avete tutti... :)

Quello che mi fa pensare é che la maggior parte delle discussioni che mi capita di seguire non sono proprio di livello altissimo. Intendiamoci, io non sono un genio, ma l'impressione é quella di poca spontaneità, come se i parlasse con il proprio capo in ufficio. Quanto di più lontano dagli usi e costumi della rete sociale.

Il risultato é che nelle discussioni non ci sia nulla di nuovo: argomenti già sentite, risposte scontate per fare bella figura, nessuno che "rischi" di dire la sua idea per paura che qualcuno gli dia torto*.

Non é che Linkedin sta diventando il Facebook di chi lavora e crede che il social network di Zuckemberg sia solo per i perditempo?

Mi impegno a seguire qualche discussione in più, poi magari rifacciamo il punto sulla situazione...

* Scusate, ma stavolta evito di linkare le discussioni incriminate, per non criticare nessuno in particolare, e tenere l'argomento il più generale possibile.

0 commenti: