Ho bisogno di un divano, forse due. Nel girone dantesco della grande distribuzione finisco anche nel punto vendita
Arredissima di San Giorgio di Piano. In rete le opinioni
sono discordanti, e non voglio giudicare prodotto e servizio perché io da Arredissima non ci ho comprato. Anzi, qualcosa da comprare l'ho pure trovato, e un giretto in rete fa pensare che siano più i clienti soddisfatti che quelli che hanno avuto problemi (e vista la
cronaca è già una notizia). E' il metodo di vendita che mi ha lasciato perplesso...
La fredda cronaca:
- Entri nel punto vendita e ti fanno attendere: all'esposizione si accede solo accompagnati da un "consulente d'arredo".
- Il consulente chiede a cosa sei interessato, e ti mostra solo quello: io ho visto i divani, e non ho idea per esempio dei letti che hanno. Magari sono bellissimi e ne avrei pure comprato uno. Ma non lo so...
- Ho visto un bel divano. Ma proprio bello. Vengo accompagnato quindi fuori dall'esposizione e mi accomodo in quello che
Dilbert definisce "cubicolo".
- Mi viene specificato che quel giorno io non posso comprare nulla: mi viene fissato un appuntamento di lì a 2 settimane per stilare un preventivo. In realtà il consulente ha insistito alla morte per fissarlo una settimana dopo, ma che ci posso fare se sarò fuori Bologna?
- Mi consegnano un "pass unico" (nella foto) per accedere al negozio il giorno dell'appuntamento. Puzza di inutile: ho l'impressione che anche dimenticandolo non mi lascerebbero fuori...
- Mi viene spiegato che il giorno del preventivo dovrò decidere se acquistare o no. Possibilità unica. Dopo non si sa cosa succederà. Immagino che il preventivo perda di valore, perché il divano è in promozione ancora per pochissimi giorni.
Arredissima scusa, ma fatico a crederci. Magari è vero, non dico di no, ma il tutto sa di quei percorsi obbligati studiati da grandi esperti di vendita che dovrebbero condurre il cliente all'acquisto. Ed il percorso non è modificabile, e questo mi dà un po' di ansia. Non mi sento ascoltato, non mi dai nemmeno l'impressione di decidere qualcosa, ma mi inserisci in una montagna russa che invece di convincermi a comprare non mi dà fiducia.
Scusa ancora Arredissima, non credo verrò all'appuntamento, o forse sì: lo comunicherò all'assistente che mi telefonerà pochi giorni prima per confermarlo. La quale mi darà ancora la stessa sensazione: il processo di vendita lo conduci tu, io lo subisco. E mi metti ansia...